MONTERONI (LE): la Cittadella Universitaria della valle della Cupa

Siamo nella Provincia di Lecce, in Puglia. Monteroni di Lecce è un comune italiano di 13.942 abitanti . Situato nel Salento centrale, dista 7 km dal capoluogo provinciale e fa parte del Parco del Negramaro. Nel suo territorio ricade parte della struttura Ecotekne, sede di alcune facoltà dell'Università del Salento. Dal 2003 si fregia del titolo di Città

Il territorio comunale, che si estende su una superficie di 16,49 km², è caratterizzato da una morfologia prettamente pianeggiante; l'altitudine raggiunge l'altezza massima di 48 m s.l.m.. Ricade nella Valle della Cupa, ossia in quella porzione di pianura, intorno al capoluogo leccese, caratterizzata da una grande depressione carsica. È situato a metà strada fra il mare Ionio e il mare Adriatico da quali dista circa 20 km. Confina a nord con il comune di Arnesano, a est con i comuni di Lecce e Lequile, a sud-est con il comune di San Pietro in Lama, a sud-ovest con il comune di Copertino.

LA STORIA
Plinio, in un passo del III libro della "Naturalis Historia", parla di un colle, forse l'odierna località Santu Filii, presso cui si esercitavano delle reclute romane. Questo riferimento storico indusse il Marciano, agli inizi del '600 a motivare la derivazione del nome da Mons (altura) tyronum (reclute).
Recenti scoperte archeologiche, comunque, avvalorando le scarse notizie fornite da Plinio e Strabone, fanno ritenere che l'origine del paese  risalga ad epoca romana.

Con l'arrivo dei Normanni nel Salento, Monteroni appartenne in maniera stabile alla Contea di Lecce.
I primi feudatari furono i De Cremona che ottennero il feudo qualche anno prima del 1250 poi i De Cosenzia; dal 1291 fino alla fine del 1400 il feudo appartenne ai  Monteroni e successivamente ai Gattinara i quali poi lo cedettero nel 1663 ai Lopez Y  Royo. Questi trasformarono l'antica fortezza in palazzo nobiliare, costruirono l'attuale Torre dell'Orologio e la cappella del SS.Sacramento nella Chiesa Matrice.

Il feudo fu soppresso nel 1806; Monteroni seguì le vicende del Regno di Napoli ed infine quelle nazionali, versando alla Patria un tragico contributo di sangue di suoi cittadini nelle due guerre mondiali.




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